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Estrapolazione di città naturale e senso di libertà <br>La città ideale dovrebbe avere un impatto nullo sulla natura, lasciandola incontaminata.

Estrapolazione di città naturale e senso di libertà
La città ideale dovrebbe avere un impatto nullo sulla natura, lasciandola incontaminata. (aucosolutions.com ...)

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Città: l'idea per nuove strategie di progettazione per rivoluzionare il concetto di città

La città deve essere costruita per l'umanità,
in sintonia con la natura.

E non per la natura, dimenticando i bisogni dell'umanità.
Perché se non ci fosse l'umanità,
non servirebbe la città.

Pensare alla architettura
come ad una curvatura della tecnologia
che avvolga l'umanità
creando sintonia con la natura
per raggiungere la felicità.

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1) Pensare e progettare in modo diverso per creare qualcosa di veramente nuovo

1.a) Evoluzione o rivoluzione dell'edilizia

La città nella storia è bidimensionale.
Le città costruite negli ultimi duemila anni sono basate su un progetto di viabilità distribuita su una superficie, quindi bidimensionale.
Tra le varie strade vengono appoggiati diversi edifici cubiformi con funzionalità diverse, tra i quali viene lasciato qualche interspazio verde o cementato.
Questo sviluppo bidimensionale della città crea grossi limiti per la viabilità e gli spostamenti in genere.
Le recenti soluzioni di metropolitane e strade sopraelevate cercano di arginare il problema, ma non lo risolvono.

1.b) Finalità delle città nella storia

Le città medioevali avevano strutture principalmente difensive e spesso venivano sviluppate all'interno di mura difensive.
Altre città erano sviluppate per finalità diverse, ad esempio commerciali come Venezia e Genova, produttive come Torino, industriali come Milano, di governo come Roma.
Tra le città moderne possiamo classificare New York come città del business, Washington politica, Chicago produttiva, Dubai di immagine per mostrare il potere economico, ecc.
Anche le recenti città green hanno delle finalità specifiche, per cercare o almeno mostrare un equilibrio con la natura.

Tutte queste città hanno in comune il fatto di avere come finalità principale un obiettivo che, anche se in modi diversi, non è il benessere e la felicità delle persone che ci vivono.

Questa è una delle ragioni per cui le persone che vivono in città soffrono dei disagi.
Lo stress, le code, la mancanza di parcheggi, gli affollamenti, la mancanza di socialità sono tutte problematiche che derivano da una mancanza di attenzione alle esigenze delle persone che vivono nelle città.

1.c) La città e la carenza di spazio

La superficie occupata dalle grandi città è una piccolissima parte rispetto alla superficie abitabile del nostro pianeta.

I motivi per cui nelle grandi città c'è carenza di spazio sono:
- La città non è 100% verde e così toglie spazio alla natura, quindi, si cerca di limitarne la dimensione.
- La struttura bidimensionale dei trasporti offre spostamenti molto lenti. Aumentando le dimensioni la situazione peggiora esponenzialmente.
- Le città sono monocentriche ed hanno periferie anonime. A di fuori del centro principale generalmente c'è una periferia anonima in cui la gente vive ma ambisce sempre a spostarsi nel centro per lo shopping, le cene e qualsiasi altra cosa.

Per queste ragioni le grandi città si sviluppano quasi sempre aumentando l'altezza degli edifici.

Ogni metro quadro di superficie è preziosissimo.

Allontanarsi di pochi chilometri dal centro può significare impiegare ogni giorno ore per raggiungere il centro, unico punto di valore dalla città.

Progettare una città completamente green che non consumi il territorio, ma che sia in sintonia con esso, può eliminare il problema dello spazio.

Creando una città con molti centri interessanti, si evita che le persone si concentrino tutte in un unico centro troppo affollato.

1.d) Libertà e felicità

Una città in cui le persone non stanno bene e non sono felici, rischia di rimanere una città vuota, come purtroppo è successo ad alcuni prototipi di città.

La città deve essere green perché le persone sono parte della natura ed hanno bisogno della natura, e deve essere progettata per l'uomo, non solo per gli alberi.

Nella città le persone devono sentirsi libere, perchè la sensazione di libertà è un elemento base della felicità.


Liberi di muoversi.
Liberi di guardare lontano senza essere chiuso tra edifici alti che oscurano il cielo.

Liberi di camminare e passeggiare in luoghi con una dimensione umana, dove camminando in pochi minuti si possano avere le cose quotidiane: il bar con gli amici, il negozio, una passeggiata nella natura.
Un prato in cui sdraiarsi o sedersi su una panchina o al tavolino di un locale per bere o mangiare, al sole.

Liberi di parcheggiare sotto casa per arrivare alla propria auto con l'ascensore.

Liberi di avere la propria privacy in un appartamento con anche uno spazio verde privato da cui si veda il cielo, il sole, e si possa vedere un panorama di natura.
Ma anche liberi di incontrare persone in serenità, senza pericoli.
Al sicuro come in un club dove entri perché sei iscritto, perché abiti lì o perché si condividono degli interessi, delle passioni.
La serenità che si ha incontrando una persona al club del golf, o alla scuola di vela, o di danza, oppure in una palestra.
La città deve essere un insieme di piccoli gruppi aperti, che si possano scegliere in base ai propri gusti, ma che non siano ammassi di migliaia di persone estranee.

Liberi di uscire a piedi o con veicoli leggeri e lenti, per muoversi in tranquillità senza rischi di essere investiti o aggrediti.
Liberi di andare dove si vuole, con calma e rilassati, o veloci con mezzi adeguati, su percorsi dedicati, non in mezzo a chi passeggia.
Liberi di usare mezzi pubblici che non assomiglino al trasporto bestiame, ma dove sedersi in spazi confortevoli dove chiacchierare, mangiare, lavorare e distrarsi durante il viaggio.

Una mobilità pubblica che sia più confortevole del trasporto privato, più sicura, piu rilassante.


1.e) Privacy e socialità

Spesso la ricerca della privacy ha portato all'isolamento, alla perdita di socialità.
Per evitare questo è necessario avere diversi livelli di privacy tra cui muoversi in base a ciò che si desidera in quel momento.
La propria abitazione deve consentire di isolarsi dal resto del mondo ma nello stesso tempo deve potersi aprire per accogliere degli amici, o per interagire con i vicini, come in una piccola piazza.

L'abitazione deve avere anche un contatto con le aree pubbliche, come una piazza o un corso.
Questa apertura al pubblico è presente nei piccoli villaggi in cui la porta di casa si affaccia sulla piazza o sulla corte, e spesso rimane aperta.
Aprirsi al pubblico come quando si è seduti al tavolino di un bar in piazza.
Nei piccoli villaggi c'è sempre stata una grande socialità, ma si perdeva troppo a livello di privacy.
Una città nuova deve trovare il giusto equilibrio tra privacy e socialità, pensando l'abitazione non come una scatola chiusa, ma come uno spazio apribile e modulabile tra privato e pubblico.

Questa modulabilità della privacy è importante per poterci dare i vantaggi di avere la riservatezza che desideriamo, senza essere sempre isolati.

1.f) Obiettivi e modalità

La progettazione delle abitazioni e della città può offrire tutto questo dando forme diverse alla architettura ed uscendo dagli schemi rigidi di sempre.
Non più una strada dove parcheggiare ed un portone di accesso alla nostra casa che si apre solo l'attimo che entriamo per richiudersi immediatamente.
Una abitazione che sia si chiudibile, ma con diverse modalità di accesso, in modo da consentire diversi livelli di privacy e socialità.
Un accesso diretto dai parcheggi tramite ascensore, una bella porta su una strada pedonale per uscire a piedi, passeggiare, fare i piccoli acquisti quotidiani ed incontrare gente.
Un piccolo giardino privato apribile alla zona verde, che sia vicino al mare o in una zona aperta.
Una abitazione che non sia una scatola, ma un ambiente dinamico apribile a spazi comuni.

Esistono alcune aree urbanistiche che si avvicinano a questo modello.
Alcune piccole piazze dei paesini italiani dove si vive ancora con la porta di casa spalancata.
Ma anche le aree residenziali di alcune città americane dove si entra come se fosse un villaggio turistico, con un cancello ed una reception.
Una piscina ed una palestra in comune, oltre ad un grandissimo soggiorno ad uso comune, prenotabili anche per feste private.
Percorsi pedonali e verde comune tra le villette, spazi in cui muoversi in sicurezza perché posizionati all'interno della piccola area residenziale di dieci o venti case.
Spazi a dimensione umana che consentano di muoversi dalla privacy famigliare alla socialità di piccoli gruppi.
Ideale avere anche una connessione apribile direttamente con spazi pubblici, come una strada, una piazza, un corso.

Nelle città attuali non c'è lo spazio per realizzare questo perché sono imprigionate nel modello bidimensionale, dove si spreca un sacco di spazio aumentando tantissimo i costi.
Ottimizzare il progetto in una modalità multidimensionale consente un migliore utilizzo dei volumi e non solo delle superfici.

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2) Impatti piscologici della architettura

Progettiamo una città dove la felicità di chi la abita venga prima di tutto il resto.

L'architettura e l'urbanistica hanno un grandissimo impatto psicologico sulle persone.
Lo stress ed il desiderio di fuggire dalla città nei fine settimana e durante le ferie nascono da situazioni di disagio e tensioni psicologiche.
Tensioni psicologiche che influiscono sulla qualità della vita e che a volte favoriscono l'insorgere di episodi di violenza.
Una persona veramente felice non delinque, perchè non ha bisogno di cambiare la propria situazione e non ha alcun desiderio impellente.

Per capire come rendere felici le persone che vivono nella città dobbiamo esaminare come l'architettura influisca sulle persone.

2.a) Strade strette e strade larghe

La larghezza delle strade ha delle ragioni storiche e politiche.
Le strade larghe come quelle di Torino segnano il potere dei grandi industriali, o poteri politici molto forti.
Percorrere a piedi una strada molto larga, o attraversare una piazza molto grande, ti fa sentire una nullità rispetto al potere di chi ha fatto costruire quella strada o piazza.
Sottolinea la differenza netta ed immensa tra chi ha il potere e chi non lo ha.
In alcuni casi la strada larga serve anche a consentire il passaggio di mezzi militari per controllare la popolazione e sedare eventuali rivolte.

Il caso di Barcellona con le sue grandi strade ed i quadratoni di 400 metri di lato racchiusi da queste grandi strade è un esempio particolare.
Perchè queste strade sono nate per un controllo militare della città, ma poi i quadratoni sono stati trasformati in isole pedonali dando un volto ed una vitalità nuove alla città.

Altre città hanno strade strette, vicoli anche non percorribili dalle automobili, o persino passaggi sotterranei più o meno segreti.
Queste caratteristiche danno un senso di intimità e protezione come in alcuni villaggi toscani, ad esempio Casole d'Elsa.

In altri casi nascono dalla esigenza del popolo di proteggersi dal potere dei potenti, sfuggendo per vicoli che solo loro conoscono bene, impedendo così l'accesso a mezzi pesanti tipici di esercito o comunque di poteri forti.
Penso ad esempio, alcune zone di Napoli in cui oltre alla presenza di vicoli stretti mancano le piazze che sono sostituite da semplici allargamenti, detti slarghi.

Ma gli esempi possono essere tantissimi, ad esempio Bienno in provincia di Brescia, un piccolo vilaggio montano ricco di passaggi sotterranei.
Chiaramente queste valutazioni sono finalizzate esclusivamente a cercare di capire quali effetti e quali ragioni sono connessi a questa caratteristica architettonica, senza per questo fare nessuna valutazione sulle città citate o sui loro abitanti.

Nella progettazione è preferibile evitare dimensioni eccessivamente grandi o eccessivamente piccole.
Ed è importante chiedersi come la dimensione scelta influisca sui tempi di percorrenza, senza dimenticare che una piazza troppo grande quando è vuota rischia di diventare monotona.
Una strada troppo stretta può invece farti sentire in trappola.
Ogni dimensione deve essere pensata considerando quanta gente passerà, in che orari e come si sentirà attraversando quello spazio, a piedi, con la folla, la sera quando è vuota, con la pioggia o di giorno con il sole forte.
Possibile anche prevedere dei percorsi alternativi come dei portici, possibilmente con negozi e locali, che invoglino a circoscrivere la piazza quando magari non ci sono le condizioni migliori per attraversarla.
Una considerazione particolare per la Piazza del Campo a Siena che pur essendo grande, non dà la sensazione di essere troppo grande.
La sua forma ad anfiteatro che accoglie, la pendenza verso il palazzo che invita a sedersi, socializzare ed ammirare l'architettura come fosse uno spettacolo teatrale.
Sono tutti elementi che sono stati studiati per rendere più umana la dimensione di una piazza che altrimenti sarebbe potuta sembrare troppo grande.

2.b) Percorribilità a piedi a misura umana

La città deve essere vivibile anche quando percorsa camminando.
Questo perchè lo spostamento effettuato chiusi i una scatola che sia un'automobile o un mezzo pubblico è solo un momento transitorio in attesa di raggiungere il punto di arrivo.

La città la vivi quando arrivi ed esci dalla scatola. Ed è questo il momento in cui ne respiri l'essenza.
Per questo motivo dobbiamo sempre pensare alle sensazioni che si provano durante gli spostamenti a piedi, che siano da un punto all'altro o anche solo dal taxi all'hotel o al negozio o all'ufficio.
Spazi troppo grandi sono deprimenti e piacciono solo a chi ha la sensazione di dominare questi spazi. Sensazione che generalmente è legata al fatto di esserne protagonista.

Per essere confortevole e rilassante lo spostamento a piedi non deve durare troppo e non deve essere monotono.
Percorrere una strada perfettamente dritta di un chilometro è assolutamente noioso e deprimente.
Diverso è se la stessa distanza è un alternarsi di strade, curve, piazzette, portici oppure immersi nella natura con le sue varietà di piante, dossi, curve.
Alcune strade delle città sono leggermente curve proprio per questa ragione. Oltre ad essere meno monotone offrono la possibilità di vedere il susseguirsi delle facciate dei palazzi che si affacciano sulla strada.
Brescia presenta molte di queste strade leggermente curve.
Invece città come Padova sono caratterizzate dalla presenza di molti portici.
I portici hanno anche il vantaggio di proteggere i pedoni dalla pioggia e dal vento, offrendo una migliore vivibilità anche in condizioni meteo avverse.

La città deve offrire una ridondanza delle modalità di spostamento, in modo da essere adatta ad ogni esigenza.
Per spostarsi da un punto ad un altro camminando devono essere disponibili diversi percorsi, nella natura, nello shopping, tra vie e piazzette tranquille.
All'aperto o al riparo dalle condizioni atmosferiche.
Muovendosi con i mezzi pubblici o condivisibili, devono esserci almeno due opzioni disponibili: lento e veloce.
La modalità lenta deve essere confortevole, rilassante, socializzante ed offrire la possibilità di impiegare il tempo del viaggio mangiando, studiando, lavorando.
La modalità veloce non deve avere troppe fermate, non deve muoversi tra la folla e deve essere effettivamente veloce.
Tutto questo è possibile solo se progettiamo la città uscendo dal limitante schema bidimensionale delle città attuali.

2.c) Frequenza degli stimoli generati dal paesaggio

Muovendosi a piedi è importante avere un paesaggio che cambi ed offra nuovi stimoli ogni pochi metri.

Diversa è la situazione quando ci muoviamo in autobus o in macchina.
Alcune città americane hanno strade rettilinee e sono caratterizzate da edifici insignificanti, disordinati e brutti. Oltre a questo, c'è un eccesso di cartelli pubblicitari ed insegne gigantesche che costituiscono uno stress mentale per chi percorre queste strade.
Troppi messaggi visivi che non offrono nessuno stimolo positivo. Questo inquinamento visivo è peggiorato anche da un disordine generale accentuato da grovigli di cavi elettrici pendenti da edifici e pali, semafori appesi che dondolano con il vento, ecc.
Una situazione purtroppo comune a molte periferie che però ci fa capire quanto possa influire sullo stress delle persone che percorrono queste strade.

Per rendersene conto è sufficiente fare un percorso di 20 o 30 minuti in autobus, con continue fermate, semafori, frenate ed accelerate. Guardando fuori dal finestrino si vede uno scorrere continuo di immagini inutili ed insignificanti, che rendono il viaggio stressante.
Provate ora ad immaginare un percorso della stessa durata con un battello sul lago. La velocità è costante, non ci sono frenate, clacson e rumori improvvisi. Dal finestrino osservate il lago o il mare, a distanza le rive offrono un paesaggio che lentamente e dolcemente cambia in quanto lo osservate da lontano. Un po' come una musica classica rilassante.
Durante il tragitto in battello potete conversare serenamente e magari anche bere un aperitivo con un bicchiere di spumante.

Ho citato due estremi opposti per sottolineare l'importanza della frequenza degli stimoli visivi e degli eventi e come possa essere psicologicamente diverso un percorso della stessa durata.
Questo esempio ci fa capire che negli ultimi decenni abbiamo investito troppo sulla velocità del mezzo che ci trasporta e troppo poco sulla qualità del viaggio.

Se per andare al lavoro impiego dieci minuti di più e durante il viaggio ho la possibilità di rilassarmi, leggere, fare colazione o altro, arriverò al lavoro rilassato e non mi peserà assolutamente la maggiore durata del viaggio.



2.d) Suoni e luci

La città attuale è caratterizzata da una grande quantità di suoni dovuti ai motori, ai clacson, alle pubblicità.
Un inquinamento acustico che inonda le nostre menti.
Anche qui la frequenza degli eventi è importante.
Troppi suoni ci stressano togliendoci la possibilità di pensare liberamente, di ascoltare il silenzio o la musica ed i suoni che desideriamo. Ci impediscono di parlare in modo rilassato con chi ci è vicino.

Ultimamente si stanno diffondendo le auto elettriche che avranno sicuramente il vantaggio di essere più silenziose.
Ma se non poniamo l'attenzione sull'inquinamento acustico rischiamo di non risolvere niente.

Un altro tipo di inquinamento acustico è dato dalla moda dei continui messaggi vocali. Sui treni non è più possibile dormire perchè ogni minuto ti ripetono gli stessi inutili messaggi come: sorreggersi ai sostegni, stare attenti a non cadere, scendere quando le porte si aprono, ecc. oltre a odiose e ripetitive pubblicità.
I messaggi vocali sono molto più invasivi dei messaggi scritti o delle immagini pubblicitarie. Perchè una immagine puoi fare a meno di guardarla, magari osservano la persona con cui stai parlando, o quello che stai leggendo dal tuo cellulare.
Ma il messaggio acustico violenta il tuo spazio senza possibilità di difesa, ti sveglia se dormi, ti distoglie da altri pensieri.

L'inquinamento luminoso è simile a quello acustico perchè modifica le sensazioni che hai dallo spazio intorno a te. Sicuramente sarebbero da evitare luci che cambiano eccessivamente di colore o intensità usate per attrarre l'attenzione dei passanti.
Ma anche l'illuminazione delle strade non deve essere eccessiva. Le strade pedonali non necessitano di illuminazioni forti e la sicurezza è meglio garantita da altre soluzioni piuttosto che dall'aumento eccessivo della intensità luminosa.

Molte persone che vivono in città non sanno che cosa sia il buio della notte, buio che comunque non sarebbe mai assoluto essendo illuminato dalla Luna e dalle stelle consentendo così di muoversi comunque in sicurezza.
La continua illuminazione è uno stress per le persone perchè non è naturale e ci toglie la percezione della differenza tra giorno e notte. Probabilmente la moda di intensa vita notturna nasce anche da questo.
Sugli animali ha poi degli effetti gravi. Molti uccellini in città cantano quasi tutta la notte come se fosse l'alba, e questo non è naturale.

Con queste considerazioni non si desidera imporre nessun divieto per suoni e luci, ma si vuole suggerire una maggiore attenzione a questi aspetti.

2.e) Visibilità di orizzonti

Nel passato l'uomo viveva principalmente in piccoli villaggi e dalla finestra di casa osservava le colline, le montagne, il mare.
Le città sono realizzate su una superficie stradale dominata dalla presenza di edifici alti che impediscono di vedere il cielo, di vedere lontano, di osservare il paesaggio.
Il cittadino osserva quasi solo grandi pareti con centinaia di fori per le finestre.
Migliorano un po' la situazione i grattacieli a specchio, ma non consentono comunque di osservare paesaggi a distanze medie o grandi.

Avere un muro davanti alla propria visuale è opprimente e frustrante. Dà la sensazione di essere imprigionato in uno spazio ristretto.
Più è vicino questo muro e più il senso di oppressione è forte.

Avere una finestra da cui si vede solo l'edificio di fronte, anonimo e monotono, è deprimente.

Quando si va in montagna e ci si siede su un prato o su una panchina osservando un paesaggio con lo sguardo che può osservare a chilometri di distanza, si ha una sensazione di libertà e di comunione con il mondo nella sua interezza.

Nell'architettura del terzo millennio dobbiamo dare importanza a questi aspetti anche perchè le persone oggi vivono molto più tempo all'interno della città ed all'interno della propria abitazione o ufficio.
Avere visuali ristrette, montone, insignificanti influisce sul nostro umore, sulla nostra energia e sulla nostra voglia di lavorare e socializzare.

2.f) Visibilità del cielo

In qualsiasi parte del mondo andiate, il cielo è sempre ampiamente visibile, tranne che in città.
L'umanità è sempre vissuta a contatto visivo con il cielo. Il suo colore, la sua luce, il sole, la Luna, le stelle, le nuvole, il vento, sono tutti elementi che fanno parte della evoluzione della umanità.
Elementi che sono molto importanti.

Una delle cose più brutte della prigionia è non poter vedere nemmeno il cielo, essere chiusi tra quattro pareti grigie che segnano la fine della nostra possibilità di essere liberi e felici, di vivere.
Molte città, molti luoghi, assomigliano terribilmente a delle prigioni.

Nella realizzazione di una città dobbiamo dare importanza alla visibilità del cielo da ogni appartamento, perchè è un elemento naturale importantissimo.

2.g) Irraggiamento solare diretto

L'umanità è sempre vissuta al sole. Le attività agricole e di caccia si svolgevano all'aperto. L'abitazione era solo un rifugio per mangiare e dormire.

Le finestre piccole delle case di duecento anni fa servivano per una migliore protezione termica, e davano un senso di protezione.
Non costituivano un limite in quanto quasi ogni attività veniva fatta all'aperto.

Oggi si vive all'interno di una successione di scatole. Scatola casa, scatola automobile, scatola ufficio o scuola.
Queste "scatole" devono offrire la possibilità di ricevere direttamente la luce del sole.

La luce del sole ha diversi componenti che influiscono sul nostro benessere. Oltre all'aspetto termico degli infrarossi, alla luce visibile che ci dà un senso di gioia e benessere, ci sono anche altri aspetti.
Le componenti UV della luce solare hanno effetti disinfettanti ed inoltre consentono al nostro organismo di sviluppare importanti vitamine.
Queste vitamine oltre a migliorare il nostro organismo, migliorano anche il nostro umore.

Per questa ragione la luce solare diretta è importante e deve essere considerata in un progetto architettonico, valutando la direzione e gli orari in cui questa luce possa arrivare nell'appartamento senza necessariamente passare attraverso dei vetri che tolgono le componenti UV così importanti.

2.h) Importanza dell'elemento liquido

Terra, acqua, fuoco ed aria erano considerati gli elementi base da molte culture.
Sono l'esemplificazione delle cose principali di cui ha bisogno ogni persona.

Immaginate di essere in una stanza di un albergo con la finestra che si affaccia sul mare. Sentite in distanza il rumore delle onde e sul soffitto vedete il riflesso delle onde creato dal sole.
Questo lento ondeggiare delle ombre e luci sul soffitto ed il leggero rumore delle onde sono molto rilassanti.

L'elemento acqua è importante perchè è in movimento. Ogni superficie di acqua ha movimenti più o meno intensi, cambia colore, cambia ondeggio, cambia rumore, cambia profumo.
Questa è una delle espressioni della natura più potente, e ci fa sentire in contatto con essa. L'umanità fa parte della natura ed ha bisogno del contatto con essa, contatto visivo, acustico, olfattivo, e fisico.

Nella urbanistica è importante prevedere fontane, piscine, laghi, fiumi che siano percettibili ed usufruibili dalle persone che vivono nella città.

La natura non deve essere qualcosa da osservare come dal finestrino del treno, ma anche da vivere, toccare, respirare.
Acqua in cui immergersi, prati su cui sdraiarsi e giocare, alberi da toccare, fiori naturali da raccogliere.
Offre più emozioni correre in un prato con qualche margherita piuttosto che osservare una aiuola bellissima da non toccare e non calpestare.
Questo non significa eliminare le aiuole, soprattutto negli spazi piccoli, ma significa dare importanza ad una natura naturale, con cui interagire.

2.i) Orizzonti aperti, paesaggi variabili, curve e sinuosità

La natura è fatta di curve. Praticamente in natura non esiste niente di cubico o rettilineo.
Anche l'orizzonte sul mare è un grande cerchio che ci racchiude. Tutto il resto è un susseguirsi di curve, dalle foglie, agli alberi, le montagne, i sassi, le colline.
La sinuosità della natura è espressione di armonia, di continuità, di adattabilità. Non ci scontriamo con spigoli, angoli e pareti piatte. Ma gli alberi possiamo aggirarli, le colline possiamo percorrerle, gli spazzi si presentano sempre diversi man mano che percorrendone le curve scopriamo nuovi pendii e sinuosità.

La vita nella città spesso preclude la visibilità di queste sinuosità della natura.
Importante poter osservare questo susseguirsi di forme diverse, sia nel piccolo giardino personale, ma anche in spazi comuni come parchi, colline, montagne, visibili ed usufruibili dalle nostre abitazioni.

Alcune località, come il golfo dei Poeti in Liguria ed alcuni villaggi di Umbria e Toscana, sono famosi per aver ispirato poesie e grandi pittori. I paesaggi naturali di questi posti creano emozioni armoniose e belle da cui sono nate grandi opere d'arte.
Nella progettazione di una città è possibile inserire alcuni elementi che creino questi spazi, che diano visibilità su ampi orizzonti, dando armonia e serenità a chi ci vive.

2.l) Profili edilizi, curvatura delle strade

Abbiamo già accennato alle curvature delle strade. Si pensi, ad esempio, alla Piazza del Campo a Siena che ovale ed inclinata è una attrazione per le persone che sedute in terra osservano il panorama ed il bellissimo palazzo che si affaccia su di essa.
La sua curvatura è come un abbraccio che accoglie le persone facendole sentire figlie e protette dalla piazza, invitandole a socializzare.
Tantissima gente si siede spontaneamente in terra nella piazza per ammirarla e farne parte. In altre piazze non succede questo.
Le curvature sono un elemento essenziale con grande effetto psicologico sulle persone.

Il degrado di molte periferie è sicuramente influenzato dalla mancanza di curve e dal senso di oppressione dato da rette troppo lunghe e limitanti.
Un esempio è un grande condominio lungo circa un chilometro vicino all'aeroporto di Milano Linate. Opprimente per la sua lunghezza e violento per l'impossibilità di attraversarlo facilmente.
Una violenza che si riflette su un disagio delle persone che ci vivono, ed infatti questa è diventata una delle zone più degradate della periferia di Milano.

2.m) Dimensioni delle abitazioni, condomini di loculi

La progettazione più semplice di un edificio consiste nel creare migliaia di cubetti tutti uguali in cui ogni persona o gruppo viene inserita in uno di questi cubetti anonimi.
Grandi o piccoli che siano questi cubetti divengono comunque delle prigioni cubiformi senza nessuna armonia e dinamica architettonica.
Chiaramente più sono piccoli e più sono opprimenti, ma è la loro ripetitiva monotonia la cosa peggiore.

Una abitazione può essere confortevole anche se piccola, se vene inserita in un contesto dinamico o suggestivo. Pensate alle casette di legno del campeggio al mare vicino alla spiaggia.
Per quanto siano piccole ci appaiono confortevole, perchè è il contesto renderle belle.
Creare abitazioni piccole e confortevoli è possibile se usciamo dallo schema del condominio fatto da tante scatolette singole, come mattoncini Lego uno sull'altro, senza nessuna fantasia ne dinamica.



2.n) Architettura cubica contrapposta alla Curvitettura

L'architettura del dopoguerra è quasi esclusivamente cubiforme.
Dalla ideazione artigianale fatta di schizzi ed immaginazione, si è passati ad una progettazione in pianta con impilaggio di strutture uguali per creare edifici a più piani, in cui ogni piano è identico al precedente.
Dallo studio delle facciate e dei volumi, si è passati quasi esclusivamente ad una progettazione in pianta, fatta prima con riga e squadra e poi con i primi sistemi digitali.

Ancora oggi molti progettisti disegnano in pianta per poi estrarre i prospetti in 3D con software più o meno automatici.
Ed il risultato non cambia, ovvero edifici come insiemi di loculi.

Per progettare qualcosa di diverso dobbiamo partire direttamente dal 3D, immaginarlo e comporlo nella nostra mente e sul computer come qualcosa di mosso come le onde, curvo come il vento, sinuoso come le colline.
Da questo poi ricaveremo le piante e tutto il resto.

Da una progettazione architettonica cubiforme dobbiamo arrivare ad una progettazione di curve, ad una Curvitettura come contrapposizione alla Architettura cubiforme del dopoguerra.
Non servono curve strette e scomode, ma bastano leggere onde come le curve delle strade a cui abbiamo accennato prima.
La possibilità di osservare con lo sguardo qualcosa che mentre camminiamo cambia perchè cambia la visuale al modificarsi del nostro punto di osservazione.

Dobbiamo assolutamente evitare il deprimente immobilismo che ci appare percorrendo a piedi una autostrada, dove camminando per ore ci sembra di essere sempre nello stesso posto.

2.o) Stress semaforico

Un'altra forma di stress sono i semafori e gli incroci. Gli stop e le frenate.
Come nel confronto tra viaggio in autobus ed in battello, appare evidente che continue fermate e partenze oltre ad essere una perdita di tempo sono anche un fattore di stress.
La sensazione che il nostro viaggio sia illogico, sensazione confermata anche dalla lentezza esasperante degli spostamenti in città.

La velocità media nelle città moderne è inferiore ai 30 km/h, poco più del doppio delle diligenze trainate da cavalli ad inizio 800.

Ma più che la lentezza sono le continue fermate a dare la sensazione di perdere il proprio tempo.
Queste fermate sono dovute agli incroci continui, dovuti ad una progettazione della viabilità ristretta ed imprigionata in sole due dimensioni.

La progettazione semplicistica in due dimensioni in cui pedoni, veicoli lenti e veicoli veloci si incrociano continuamente rendendo pericolosa la velocità.

La cosa più assurda è che anziché modificare la progettazione per consentire spostamenti veloci e sicuri anche nelle città come sui treni ad alta velocità, si preferisce limitare la velocità aumentando lo stress, senza di fatto risolvere il problema della sicurezza.
Così abbiamo veicoli tecnologici in grado di spostarsi a 200 km/h costretti a muoversi a meno di 30 km/h, quindi più lentamente di quanto si facesse 2000 anni fa con i cavalli!

Il problema non è la velocità, ma la differenza di velocità.
Il treno Freccia Rossa è veloce e sicuro perché si muove su una rotaia dove non ci sono veicoli lenti, pedoni e semafori.

Avere creato delle piste ciclabili a fianco delle strade, ha aumentato la pericolosità degli spostamenti nelle città perché queste piste hanno troppe intersezioni con le strade a percorrenza più veloce.
È stata scelta la strategia più semplice che però non risolve il problema, ma lo amplifica.
Soluzioni diverse avrebbero richiesto più tempo, soprattutto nella progettazione, ma avrebbero gradualmente risolto il problema anziché aggiungerne di nuovi.

Un esempio tipico di amplificazione dei problemi per una superficialità progettuale è la diffusione dei monopattini.
Questi veicoli lenti ed instabili sono stati diffusi senza fare nessuna simulazione su come avrebbero interferito con gli spostamenti e sulla mortalità per incidenti nelle città.
Ora per limitare i decessi si corre ai ripari con leggi, patenti, caschi, assicurazioni. Ma il problema rimane e rimane l'errore di avere investito miliardi nella promozione di un mezzo di trasporto divertente e comodo, ma assassino.

2.p) Tempi di percorrenza quotidiani

Il cittadino medio ogni giorno deve affrontare spostamenti lenti e stressanti per portare i bambini a scuola, andare al lavoro, fare la spesa, ecc.
Quando questi spostamenti richiedono complessivamente più di 30 minuti nell'arco della giornata, influiscono negativamente sulla qualità della vita.

La soluzione può essere nel migliorare la velocità e ridurre la lunghezza degli spostamenti, ma anche nel migliorare la qualità e l'organizzazione degli spostamenti.
Gli scuolabus americani spesso prelevano il bambino da casa, e sul veicolo è presente una persona che segue ed accudisce i bambini trasportati.
In questo modo si evita di doverli portare a scuola, limitandosi a portarli alla fermata dell'autobus scolastico.
Anche il telelavoro e la spesa online aiutano.

Altri fattori possono essere una maggiore flessibilità sugli orari di lavoro e sugli orari di ingresso uscita delle scuole, evitando così assembramenti e rallentamenti.

Un'atra strategia può essere nello studiare forme diverse di trasporto.

La città di Barcellona è un esempio positivo di città da 15 minuti in cui in ogni "quadratone" di 400 metri di lato si è cercato di mettere tutti i servizi di uso quotidiano, quindi scuola, negozi, uffici, piazze, ecc.
Anche il turista, dopo pochi giorni, si rende conto che Barcellona è molto più vivibile muovendosi a piedi, non perchè il traffico sia caotico, ma perchè gli spostamenti a piedi o con i mezzi pubblici sono piacevoli in questo susseguirsi di isole pedonali.
Questa tipologia di città da quindici minuti è sicuramente una opzione valida, contrariamente ad altre soluzioni in cui si cerca di imprigionare la popolazione entro aree limitate con cancelli e barriere esattamente come si fa nelle prigioni.

L'organizzazione degli spazi e delle distanze è importante, e deve essere abbinata ad una ottimizzazione degli spostamenti medio lunghi con mezzi pubblici, mezzi condivisi ed ed eventualmente mezzi privati.

2.q) Fughe a rallentatore

Molte delle città moderne hanno molti degli elementi di stress che abbiamo citato.
Questi stress comportano il desiderio, o persino la necessità, di sfuggire periodicamente dalla città, per rilassarsi.
Queste fughe sono tipicamente nei fine settimana.

Il problema della città bidimensionale è che aumentando la popolazione aumenta il traffico e la congestione delle strade.
Questo è un aspetto fisiologico.
Se una strada che esce dalla città è lunga un chilometro dovrà accogliere le persone che vivono lungo quel chilometro di strada. Se è lunga dieci chilometri dovrà accogliere la popolazione che vie lungo dieci chilometri di strada, ovvero dieci volte di più.

La soluzione attuale delle città bidimensionali è vivibile fino a popolazioni di 100 mila o 200 mila abitanti. Oltre questi valori si arriva alle situazioni assurde ed invivibili come a Parigi dove possono essere necessarie anche più di tre ore per uscire dalla città in un giorno normale.
Si tratta di fughe a rallentatore che sono estenuanti se fatte per vivere un weekend in montagna, ma sono letteralmente mortali se fatte per fuggire ad un qualsiasi evento naturale pericoloso.

2.r) Inquinamento atmosferico, acustico, luminoso, olfattivo

L'inquinamento è una situazione di disagio creata da delle condizioni fastidiose. Che sia un odore, un rumore, della luce eccessiva o lampeggiante, le vibrazioni dovute al passaggio del tram o della metropolitana, o qualsiasi altra cosa, sono fonte di stress.
Le difese attuabili sono molteplici. Dalla insonorizzazione delle finestre, ai depuratori d'aria o alla chiusura delle finestre con oscuranti che impediscano l'entrata della luce di lampioni o insegne.
In sostanza si tratta di barricarsi in una prigione sempre più ermetica e repressiva.

Queste forme di inquinamento dovrebbero invece essere ridotte drasticamente alla origine.
Una possibilità consiste nel distanziare le case dalle linee di comunicazione. Strategia utilizzata in molte città americane.
Ad esempio, ad Atlanta, a parte la piccola zona del centro, il resto della città è distribuita su ampie aree in cui le case sono distribuite e distanziate in piccoli gruppi, contornate dal verde e spesso nemmeno visibili dalla strada.
La sensazione è simile a quella di un villaggio turistico in cui ci si muove a piedi o tipicamente con i mezzi usati nei campi da golf. Le persone si conoscono, i gestori ti salutano e sono sempre presenti dando assistenza e sicurezza agli abitanti.

Questo esempio ci fa capire che ammassare le persone in aree sempre più piccole ed affollate non è la soluzione migliore.
Dobbiamo abbandonare il concetto della città superaffollata per distruggere meno territorio, ed arrivare alla progettazione di una città che sia territorio ed armonia, natura e benessere.
In questo modo potrà avere dimensioni maggiori ed un impatto sulla natura minore o nullo.

2.s) Contatto diretto con la natura

Sdraiarsi su un prato, correre nel bosco, nuotare all'aperto.
Sono attività che difficilmente possiamo fare in città.
Spesso anche i parchi non offrono la pulizia e la sicurezza necessarie a svolgere queste attività.
Sono molto importanti questi contatti diretti con la natura, non semplicemente osservata da lontano, ma vissuta anche fisicamente.

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4) Nuove esigenze del terzo millennio

- Maggiore mobilità: Risolvere il problema della lentezza degli spostamenti nelle città.

- Privacy modulabile: Importante avere diversi livelli di privacy, selezionabili per proteggersi ma senza isolarsi. Livelli di privacy: coppia, famigliare, amici, pubblica.

- Cambi abitazione semplici: Necessitiamo di molti cambi di abitazione per lavoro, scuola, matrimoni, famiglia. Le abitazioni non possono più essere pensate come qualcosa di statico ed immobile.

- Sicurezza: Protezione da malavita, abitazioni sicure. Posizionamento e struttura delle città adatte alle condizioni ambientali in cui vengono inserite.

- Sole diretto: Accesso ad aree private ed aree pubbliche per usufruire dell'irraggiamento solare diretto.

- Aree verdi disponibili: Verde privato e verde pubblico.

- Orizzonti ampi: Visuale ampia dalle finestre e dai percorsi pedonali.

- Tipologie della mobilità separate: Le tipologie pedonale, lenta e veloce devono essere separate per offrire serenità e sicurezza.

- Sicurezza da eventi naturali: Studio dell'urbe per resistere a calamità naturali senza rischi. Inserire il concetto di ridondanza nella sicurezza urbanistica.

- Sicurezza da terrorismo e delinquenza: Vie di fuga, assistenza forze di polizia, maggiore controllo e collaborazione dalle forze dell'ordine.

- Analisi dei rischi: Valutazione precisa di rischi di ogni luogo ed ogni attività per poter scegliere come e quanto tutelarsi.

- Flessibilità dell'immobile Modularità, leggerezza e mobilità semplice. Scalabilità dell'immobile.


5) Come rivoluzionare l'edilizia

5.a) Nuovi criteri di progettazione

In duemila anni la città ha avuto una grande evoluzione ma ora è necessaria una rivoluzione.
I concorsi e le gare per la progettazione di nuove città si scontrano sempre con la necessità di essere compatibili con l'esistente a livello di trasporti, tecniche costruttive, ecc.

Ora è necessario uscire da questi binari e progettare una nuova modalità di abitare il pianeta che sia consona alle esigenze dell'umanità del terzo millennio e che sia compatibile con l'attuale e futuro affollamento del pianeta, rimanendo sostenibile a livello naturalistico ed energetico.

Solo una progettazione completamente libera dagli schemi tradizionali può portare ad una vera rivoluzione del modo di abitare, potendo così risolvere perfettamente le problematiche comuni a quasi tutte le città esistenti.


5.b) Strategie costruttive diverse

Sono necessarie strategie costruttive diverse perseguendo i seguenti obiettivi:

- Maggiore trasportabilità e riutilizzo di materiali e parti, andando oltre il semplice riciclo.

- Produzione industriale Componenti e moduli prodotti industrialmente con costi e consumi energetici inferiori, possono anche garantire un livello qualitativo migliore ed uniforme su tutto il pianeta.

- Valutazione di rischi Rischi ambientali e terroristici. Progettazione difensiva da queste tipologie di rischi.

- Eliminazione di semafori e degli incroci Una diversa struttura della rete connettiva può consentire spostamenti veloci e sicuri. Ottimizzazione delle strategie progettuali. Velocità medie di attraversamento a 100 km/h di media in completa sicurezza.

- Abolizione barriere architettoniche Esistono ancora molte barriere architettoniche private, pubbliche e dei trasporti. Non si tratta solo dei classici gradini, ma anche della difficoltà di salire su un treno o un autobus con due valige o di orientarsi nella rete dei trasporti. Necessario creare trasporti pubblici migliori di quelli privati, confortevoli anche per chi si muove con bagagli, per invalidi ed anziani, ecc. Le biciclette ed i monopattini sono esclusivi per alcune tipologie di persone, non possono essere lo standard ma solo una opzione. No ai mezzi pubblici come carri bestiame con le persone in piedi.

- Vivibilità della quotidianità la giornata tipo del cittadino deve essere vivibile spostandosi a piedi per raggiungere gli obiettivi quotidiani. I tempi di percorrenza necessari devono essere complessivamente inferiori ai 30 minuti giornalieri.

- Accessibilità trasporto Deve essere migliorata l'accessibilità a mezzi veloci pubblici e privati. Migliorarne l’automazione per renderli facilmente accessibili a persone con difficoltà, oppure con bagagli o impegnate in attività come studio o lavoro.

- Privacy modulabile La privacy deve essere continuamente modulabile a livello individuale passando da privacy di coppia, famigliare, amici e pubblico.

- Integrazione tra trasporti pubblici e privati .

- Densità abitativa adeguata Obiettivo è avere una densità abitativa superiore a 10 mila persone per km² senza creare affollamenti e code, senza rinunciare agli altri obiettivi citati.

- Verde naturale mantenimento superficie naturale (verde o acqua) 100%. Uscendo dallo schema della città bidimensionale è possibile urbanizzare creando città con una superficie verde naturale pari al 100% della superficie occupata. Questo obiettivo è raggiunto dalla nostra soluzione ed annulla l'impatto negativo della città sulla natura.

5.c) Fasi per la realizzazione

Il progetto si articola nelle seguenti fasi:

- 1) Studio: Lo studio è stato completato e raggiunge tutti gli obiettivi citati.

- 2) Sostenitori: acquisizione sostenitori, entusiasti, follower.

- 3) Progettazione: creazione team di progettazione con cui condividere lo studio e definire i dettagli del progetto.

- 4) Partner costruttori: acquisizione partner costruttori con cui cooperare per creare nuovi prodotti. Importante la tutela di marchi e brevetti. Coinvolgimento dei settori automotive, grandi opere, architetti, edilizia, logistica, trasporti, energia, ambientalisti, agricoltori, energia, ecc.

- 5) Primo prototipo: Per la realizzazione del primo prototipo di città è necessario individuare i finanziatori e la posizione per l'ubicazione. Il primo prototipo ospiterà indicativamente almeno 50 mila persone. Durante questa fase si creeranno le prime serializzazione dei moduli.

- 6) Standardizzazione sviluppo e standardizzazione delle nuove soluzioni per la produzione in grande serie dei moduli, ottimizzando i costi.

- 7) Produzione in serie diffusa creazione di personal-factory trasportabili nel mondo per la costruzione dei moduli necessari in prossimità delle nuove città.

5.d) Finanziamenti

Ogni fase richiede finanziamenti specifici.

- Fase 1) Studio richiede piccoli investimenti per la pubblicità, registrazione dei marchi, protezioni legali finalizzate a salvaguardare la brevettabilità.

- Fasi 2-3) Progettazione necessario coinvolgimento delle sezioni ricerca e sviluppo di grandi aziende e, salvo alcune eccezioni, dovrebbe essere finanziata con la cessione di quote del progetto e paternità dei brevetti come compenso alle realtà che effettuano le progettazioni.

- Fasi 4-5) Prototipo la realizzazione del primo prototipo di città necessita di sponsor importanti. Opportuno il coinvolgimento di realtà politiche e multinazionali per i permessi, oltre che di grandi gruppi finanziatori.

- Fasi 6-7) Diffusione dopo il primo prototipo si auspica ad una larga diffusione del modello per una realizzazione in serie di molte città. Questa fase dovrebbe essere finanziata principalmente dagli acquirenti degli alloggi e strutture e dalle quote sui brevetti. Data l'ampiezza del mercato, le quote sui brevetti potrebbero essere limitate al 2% del prezzo finale in modo da garantire guadagni adeguati e nello stesso tempo scoraggiare inutili investimenti in brevetti concorrenti o attività di produzione senza pagare i diritti brevettuali.
Iscriviti per promuovere il progetto

6) Avanzamento attuale

Lo studio definisce delle linee guida che riescono a garantire il raggiungimento di tutti gli obiettivi prefissati.
In particolare, per i trasporti si garantisce la separazione dei diversi livelli, la sicurezza e la velocità richiesta.

Per la privacy la città è progettata in modo da consentire diversi livelli di privacy selezionabili in ogni momento da ogni abitante.

Per la mobilità abitativa le soluzioni definite nello studio consentono un grandissimo riciclo dei componenti, modularità, flessibilità e scalabilità con ottimi livelli di sostenibilità.

La produzione in serie ridurrà i tempi ed i costi migliorando la qualità. La produzione in serie può consentire anche il coinvolgimento della industria automotive e delle sue tecnologie per la costruzione dei moduli, risolvendone così la crisi attuale del settore automobilistico.

La città viene sviluppata secondo le specifiche indicate mantenendo una superficie tra verde e acqua pari al 100% della superficie planare occupata.

Durante la progettazione verranno messe a punto le strategie costruttive di ogni particolare consentendo la brevettabilità dei componenti per garantire un ritorno economico adeguato per i partner costruttori.


7) Gestione e promozione del progetto

AucoSolutions crede ed investe in questo grande progetto che vuole rivoluzionare il concetto di città, per rendere migliore la vita delle persone e migliore il rapporto dell'umanità con il nostro pianeta.

Stiamo formalizzando le collaborazioni con i nostri grandi clienti e fornitori per coinvolgerli attivamente.
Il progetto è comunque aperto a tutti ed a tutto il mondo perché rivolto al benessere e sintonia dell'umanità.
Chiunque può partecipare anche con solo 10 Euro per diventare parte del progetto e dare il proprio contributo a realizzare questo grande obiettivo.

Prossimamente agli iscritti verranno offerte possibilità di partecipazione attiva, in varie forme.
Dopo la fase di un primo finanziamento earlybird con i propri partener, si decideranno anche le modalità per offrire a tutti gli iscritti di partecipare come fornitori, partner, clienti, professionisti.
Un grande progetto internazionale in cui tutto il mondo possa partecipare e contribuire per ottenere una nuova realtà urbanistica che piaccia e soddisfi le esigenze di tutto il mondo.

ISCRIZIONE

L'iscrizione al progetto richiede il pagamento di 10$.
Non vi verranno richiesti altri pagamenti.
Con un singolo acquisto potete acquisire da una a cento iscrizioni.
Con più iscrizioni avrete più possibilità di accedere alle quote più convenienti.

Promotore Acquistando una sola iscrizione, divenite promotori aituandoci a promuovere e divulgare questa grande idea.
Verrete informati degli sviluppi del progetto e degli step successivi.

Partecipante Con dieci o più iscrizioni partecipate al progetto.
Il vostro pagamento ci aiuterà nella importante fase iniziale di realizzazione del progetto.

Sostenitore Con uno o più acquisti di cento iscrizioni, sarete informati per l'acquisto in anteprima delle quote earlybird del progetto, con un prezzo che potrebbe essere dieci volte inferiore a quello della fase successiva.
Possono essere fatti più acquisti anche in tempi diversi per totalizzare un numero maggiore di iscrizioni anche sueriore al limite di cento di ogni singolo acquisto.

Acquistare queste quote in anteprima aumenta la possibilità di averle prima che si esauriscano.

La vendita Earlybird avrà due anteprime:
- Da 30 giorni prima, nell'ordine i dieci iscritti con più iscrizioni.
- Da 15 giorni prima tutti coloro che hanno acquisito almeno 100 iscrizioni.
- Poi la vendita sarà aperta a tutti fino ad esaurimento delle quote Earlybird.
L'obiettivo è di raggiungere una rivalutazione del progetto di dieci volte dopo la fine della vendita delle quote earlybird, anche grazie alla partecipazione dei partner.

Le soluzioni adottate dallo studio che e stato realizzato verrano condivise con i partner per consentire la progettazione dettagliata di tutti i moduli necessari.
Create le basi e la struttura organizzativa per realizzare la città si potranno condividere tutti i dettagli del progetto sia per coinvolgere ulteriori partner, ma anche per avere un confronto aperto con tutto il mondo al fine di perfezionare e migliorare il progetto.

Per pagare con la carta di credito senza avere un conto Paypal, cliccare sul secondo pulsante.

Tutti gli iscritti verranno informati dello sviluppo del progetto e dell'inizio di ogni fase.
Per qualsiasi informazione o per fornire maggiore sostegno al progetto potete contattarci a
city@aucosolutions.com



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